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Il Re ricorda quando Kennedy fece una dichiarazione di “interdipendenza”

Il Re ricorda quando Kennedy fece una dichiarazione di “interdipendenza”

"I paesi indipendenti sono quelli che, coscientemente e volontariamente, si alleano con altri, con i quali uniscono le forze e stabiliscono una dipendenza reciprocamente arricchente, cementata dall'armonia in tanti aspetti ideologici, etici e morali che ci trascendono e ci spiegano, che sono l'essenza del nostro essere e della nostra presenza nel mondo". Così si è espresso il Re stasera nel suo discorso alla cena di apertura della 28ª edizione del Forum Spagna-Stati Uniti, tenutosi a Santander, dove ha difeso l'interdipendenza tra paesi che sostengono gli stessi valori democratici.

In una velata allusione alle misure quasi autarchiche, sia economiche che politiche, adottate dall'attuale Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il Re ha ricordato la dottrina di uno dei suoi più illustri predecessori: John F. Kennedy, che, nel 1962, nel suo discorso del 4 luglio (Giorno dell'Indipendenza degli Stati Uniti), espresse la sua apertura a una dichiarazione di interdipendenza, dopo che il politico francese e pioniere dell'europeismo, Jean Monnet, lo aveva convinto della necessità di curare e rafforzare il rapporto tra Stati Uniti ed Europa.

Il Re, questo venerdì, nel suo discorso alla cena inaugurale del Forum Spagna-Stati Uniti

Il Re, questo venerdì, nel suo discorso alla cena inaugurale del Forum Spagna-Stati Uniti

JOSE JIMENEZ/CASA DEL RE

Nel suo discorso, per metà in inglese e per metà in spagnolo, il Re ha ripercorso la storia delle relazioni tra Stati Uniti e Spagna, sia in modo indipendente che come parte dell'Europa. "La ragione ultima per cui siamo sia interdipendenti che indipendenti è che siamo democrazie", ha affermato.

Il Re, riecheggiando ancora una volta il pensiero di Monnet, per il quale la cultura era il fondamento di un'Europa unita, affermò che "nell'alleanza tra Stati Uniti e Spagna, nel quadro euro-atlantico, ciò che conta di più, ciò che dovrebbe contare di più, è proprio questo: la cultura. Quella cultura di relazione che rende il dialogo qualcosa di naturale e indispensabile, quasi istintivo, che va oltre la situazione o le circostanze attuali".

Il Re, durante il suo discorso ai partecipanti al Forum Spagna-Stati Uniti, nella sala del Casino del Sardinero

Il Re, durante il suo discorso ai partecipanti al Forum Spagna-Stati Uniti, nella sala del Casino del Sardinero

JOSE JIMENEZ/CASA DEL RE

Riferendosi alle restrizioni imposte da Donald Trump sui visti per studenti, il Re ha ricordato di essere "uno di quegli spagnoli fortunati che hanno avuto l'opportunità di ampliare i propri orizzonti accademici in quell'oasi di libertà che le università americane hanno sempre rappresentato e dovrebbero continuare a rappresentare".

Al suo arrivo al Casinò Sardinero, dove si stava tenendo la cena, il Re fu accolto da un folto gruppo di cittadini ai quali si avvicinò per salutarli.

Due giorni per approfondire il dialogo pubblico-privato

Il Forum Spagna-Stati Uniti è il principale incontro di dialogo pubblico-privato tra i due Paesi, un evento internazionale organizzato dalla Fondazione Consiglio Spagna-Stati Uniti e dal Consiglio Stati Uniti-Spagna. Nell'arco di due giorni, leader del settore pubblico, privato, accademico e culturale discuteranno alcune delle principali sfide globali condivise da Spagna e Stati Uniti, concentrandosi su tre aree principali: energia, infrastrutture di trasporto e intelligenza artificiale.

L'evento di quest'anno sarà presieduto dai copresidenti degli enti organizzatori del Forum, Josu Jon Imaz, presidente della Fondazione del Consiglio Spagna-Stati Uniti e CEO di Repsol, e dal senatore statunitense Ben Ray Luján, presidente onorario del Consiglio Stati Uniti-Spagna, e dal senatore del New Mexico Ben Ray Luján.

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Il presidente della Fondazione Consiglio Spagna-Stati Uniti e CEO di Repsol, Josu Jon Imaz, durante il suo discorso di questo venerdì a Santander.

Pedro Puente Hoyos / EFE

Tra gli oltre 100 leader che parteciperanno a questo Forum, tra cui senatori e membri del Congresso degli Stati Uniti, figurano voci di spicco del settore pubblico e privato di entrambi i Paesi. In rappresentanza del governo saranno presenti Diego Martínez Belío, Segretario di Stato per gli Affari Esteri e Globali, e José Manuel Santano, Segretario di Stato per i Trasporti e la Mobilità Sostenibile, a testimonianza dell'impegno istituzionale nei confronti delle questioni strategiche affrontate dal Forum. Completano la rappresentanza ufficiale Ángeles Moreno, Ambasciatore di Spagna negli Stati Uniti, e Rian Harris, Incaricato d'Affari dell'Ambasciata degli Stati Uniti in Spagna, che sottolineano la dimensione diplomatica e bilaterale dell'incontro.

All'evento parteciperanno anche figure imprenditoriali di spicco di entrambi i paesi, come Óscar García Maceiras, CEO di INDITEX; Arturo Gonzalo, Amministratore Delegato di ENAGÁS; e Juan Santamaría, amministratore delegato di ACS.

Per gli americani parteciperanno Darío Gil, vicepresidente aziendale di IBM e direttore di IBM Research, recentemente nominato dal presidente Trump sottosegretario per la scienza e l'innovazione presso il Dipartimento dell'energia; Marie Therese Dominguez, commissario del Dipartimento dei trasporti dello Stato di New York; e Brad Carson, presidente di Americans for Responsible Innovation.

lavanguardia

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